About

“Grand Tour dei Castelli Romani” è un progetto no-profit che ha lo scopo di promuovere la riscoperta dei Castelli Romani e delle sue meraviglie, che per secoli hanno attirato illustri viaggiatori e grandi menti da ogni parte del mondo. Come suggerisce il nome, l’iniziativa nasce dal sogno di riaccendere la fama internazionale del territorio come meta storico-artistica e dare così vita a una versione contemporanea dell’antico Grand Tour.

I Castelli Romani sono costellati di luoghi da visitare e in cui sostare piacevolmente. Il loro variegato patrimonio presenta eccellenze culturali, naturalistiche ed enogastronomiche che
meritano di essere esplorate e protette.

Perciò, il progetto mira anche a restituire valore al territorio attraverso azioni di conservazione e miglioramento, sostenendo l’evoluzione del nostro territorio a tutti i livelli: culturale, turistico e ambientale. Perché i Castelli Romani possano crescere grazie al grande amore di chi oggi li visita e li vive.

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“Grand Tour dei Castelli Romani” è un progetto no-profit che ha lo scopo di promuovere la riscoperta dei Castelli Romani e delle sue meraviglie, che per secoli hanno attirato illustri viaggiatori e grandi menti da ogni parte del mondo. Come suggerisce il nome, l’iniziativa nasce dal sogno di riaccendere la fama internazionale del territorio come meta storico-artistica e dare così vita a una versione contemporanea dell’antico Grand Tour.

I Castelli Romani sono costellati di luoghi da visitare e in cui sostare piacevolmente. Il loro variegato patrimonio presenta eccellenze culturali, naturalistiche ed enogastronomiche che
meritano di essere esplorate e protette.

Perciò, il progetto mira anche a restituire valore al territorio attraverso azioni di conservazione e miglioramento, sostenendo l’evoluzione del nostro territorio a tutti i livelli: culturale, turistico e ambientale. Perché i Castelli Romani possano crescere grazie al grande amore di chi oggi li visita e li vive.

“Nulla può superare il mirabile insieme di colline, prati, laghi, cascate, giardini, rovine, boschetti e terrazze, che incantano l’occhio, mentre passeggiate tra le ombre di Frascati e Albano, che appaiono in una nuova bellezza quando sono viste da diverse prospettive, e catturano l’osservatore con una varietà infinita.” (John Moore, 1795)

“Il sole di mezzogiorno calava obliquamente lungo i pendii rocciosi della Riccia, e le masse di alto, aggrovigliato fogliame, le cui tinte autunnali erano mescolate con il verde umido di un migliaio di sempreverdi, ne erano pervase come dalla pioggia. Non posso chiamarlo colore, era conflagrazione. Viola, cremisi e scarlatto, come le tende del tabernacolo di Dio, gli alberi esultanti sprofondarono nella valle in una pioggia di luce, ogni singola foglia tremante di vita vivida e ardente; ciascuna di esse, mentre si girava per riflettere o trasmettere il raggio di sole, prima una fiaccola e poi uno smeraldo.” (John Ruskin, 1843)

I Castelli Romani

Colline gentili affollate di borghi. Boschi secolari teatro di antichi miti. Due specchi d’acqua azzurri. Tesori archeologici, vigneti, gioielli architettonici, specialità locali. E un panorama mozzafiato che raggiunge il mare.

I Castelli Romani si trovano a sud-est di Roma, sui Colli Albani. Residenza prediletta dagli antichi patrizi, dal XV secolo in poi divennero la casa di molte famiglie baronali romane. Intorno a quei palazzi, oggi sorgono 14 cittadine moderne, immerse in un meraviglioso Parco regionale di 15.000 ettari, disteso sulla membra addormentate del Vulcano Laziale che ospita due laghi – Albano (o di Castel Gandolfo) e di Nemi. Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca Priora, Rocca di Papa, Velletri. Ogni cittadina ha il suo carattere, la sua storia, le sue specialità. Insieme, compongono una sinfonia divina capace di allietare ogni anima.

I Castelli Romani

Colline gentili affollate di borghi. Boschi secolari teatro di antichi miti. Due specchi d’acqua azzurri. Tesori archeologici, vigneti, gioielli architettonici, specialità locali. E un panorama mozzafiato che raggiunge il mare.

I Castelli Romani si trovano a sud-est di Roma, sui Colli Albani. Residenza prediletta dagli antichi patrizi, dal XV secolo in poi divennero la casa di molte famiglie baronali romane. Intorno a quei palazzi, oggi sorgono 14 cittadine moderne, immerse in un meraviglioso Parco regionale di 15.000 ettari, disteso sulla membra addormentate del Vulcano Laziale che ospita due laghi – Albano (o di Castel Gandolfo) e di Nemi. Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca Priora, Rocca di Papa, Velletri. Ogni cittadina ha il suo carattere, la sua storia, le sue specialità. Insieme, compongono una sinfonia divina capace di allietare ogni anima.

“Ti vedo, Nemi, ombelico tra i boschi sulle colline  così remoto che gli artigli furiosi del vento capaci di svellere una quercia dalle radici, di fare uscire dai suoi confini l’oceano e di sollevarne, fino a farle scontrare con il cielo, le schiume, riluttanti indugiano davanti allo specchio ovale del tuo lago vetro; e, calma come per un’ira repressa, la sua superficie copre la vista di alti abissi immobili che niente può scuotere così avviluppati tutti in sé al modo che dormono i serpenti. Accanto, separate appena un po’, risplendono da una valle che a questa è sorella le onde di Albano; – e più distante i meandri del Tevere, fino a dove l’ampio oceano bagna la costa del Lazio dove si accese la guerra Epica “Arma virumque”di un eroe la cui stella, caduta, ascese per ergersi su un impero; – e aggiungo che alla tua destra trovò riposo Tullio da Roma; e dove là in fondo una lunga cornice di montagne interrompe la vista, coltivarono i Sabini la campagna che fu delizia per il poeta stanco.” (George Gordon Byron, 1900)

Il Grand Tour

“Viaggiare è vivere due volte: una volta con gli occhi e una volta con il cuore.”

(J.W. Goethe, Viaggio in Italia)

Il viaggio dei viaggi, attraverso i luoghi più affascinanti dell’Europa continentale. Praticato dal ‘700, il Grand Tour costituiva il cuore dell’istruzione dei giovani di buona famiglia, che venivano mandati a studiare la cultura, la politica, i modelli e le antichità dei Paesi europei. L’ambita destinazione finale era l’Italia, con la sua immensa eredità culturale e il suo insopprimibile fervore artistico.

L’esperienza del Grand Tour fu cruciale per la formazione di numerosi scrittori, artisti, intellettuali e scienziati, come Goethe, de Montaigne, Winckelmann, Turner, Stendhal, Bizet, Keats, Shelley, Dickens, Byron. Tra i fenomeni più affascinanti della nostra storia, contribuì a forgiare lo spirito cosmopolita su cui oggi si fonda dell’identità europea.

Il Grand Tour

“Viaggiare è vivere due volte: una volta con gli occhi e una volta con il cuore.”

(J.W. Goethe, Viaggio in Italia)

Il viaggio dei viaggi, attraverso i luoghi più affascinanti dell’Europa continentale. Praticato dal ‘700, il Grand Tour costituiva il cuore dell’istruzione dei giovani di buona famiglia, che venivano mandati a studiare la cultura, la politica, i modelli e le antichità dei Paesi europei. L’ambita destinazione finale era l’Italia, con la sua immensa eredità culturale e il suo insopprimibile fervore artistico.

L’esperienza del Grand Tour fu cruciale per la formazione di numerosi scrittori, artisti, intellettuali e scienziati, come Goethe, de Montaigne, Winckelmann, Turner, Stendhal, Bizet, Keats, Shelley, Dickens, Byron. Tra i fenomeni più affascinanti della nostra storia, contribuì a forgiare lo spirito cosmopolita su cui oggi si fonda dell’identità europea.